È in questa domenica soleggiata di metà novembre, che inauguro insieme a voi, cari lettori miei, una nuova "etichetta".
Immagino che sarà seguita sopratutto dalla categoria mamme, ma,
mi auguro, non solo da loro!
Magari anche qualche papà s'interesserà alle prime pappe del proprio cucciolotto, e forse, persino chi, figli non ne ha, potrebbe avvicinarsi per curiosità e leggere con interesse i post
che pubblicherò dal tema: SVEZZAMENTO.
Sia chiaro che, quello che scrivo, non vuole essere altro che un mini ricettario per i più piccoli, arricchito da consigli e pareri che sono strettamente personali, quindi v'invito a seguire prima di tutto le indicazioni del vostro pediatra, agire come l'istinto di mamma vi suggerisce e se poi vorrete qualche spunto e idea, sappiate che a vostra disposizione, appena potrò, metterò nel blog dei
post dedicati alla prima alimentazione dei nostri amati bambini.
Il mio ometto dagli occhi blu, è nato ai primi di marzo; su indicazione del pediatra, ho iniziato a fargli assaggiare la frutta nel mese di agosto ed è in quel momento
che mi sono posta la fatidica domanda:
OMOGENEIZZATO SÌ O OMOGENEIZZATO NO?
E qui si potrebbe aprire un discorso infinito, cosa che non voglio assolutamente fare.
Chiarisco semplicemente che sono stata sempre contraria ai preparati industriali, per questo motivo ho optato fin dall'inizio per la frutta fresca e ho deciso che
l'omogeneizzato l'avrei dato sicuramente,
ma a patto che fosse fatto da me.
Il primo frutto in assoluto che ha assaggiato mio figlio, è stata la mela (gialla o rossa), grattugiata fresca sul momento; poi siamo passati alla pera e infine alla banana (schiacciata con la forchetta).
Devo dire che lui ha gradito la frutta e anche il modo in cui gliela davo, fin da subito, e tutt'ora, a merenda, se la divora velocemente. Le dosi consigliate dal mio pediatra sono 80g di frutta a metà mattina e altrettanti a metà pomeriggio. Anche adesso che ha compiuto gli otto mesi, continuo a dargli la merenda allo stesso modo, con le identiche quantità.
A settembre è arrivata la tanto attesa ora della primissima pappa a pranzo.
Ecco le indicazioni del mio pediatra:
150 ml di brodo vegetale fatto esclusivamente con carota, zucchina, patata,
2/3 cucchiai di crema di riso,
1 cucchiaino di olio extravergine di oliva,
1 cucchiaino di formaggio grattugiato.
Per circa 10 giorni ho dato al mio piccolo, solo a pranzo, la pappa composta in quel modo.
Quando abbiamo preso familiarità con pappa e cucchiaino, ho inserito anche la verdura frullata che cuocevo nel brodo e solo successivamente le carne bianche cotte a vapore,
come vi spiegherò nel prossimo post.
Lo svezzamento io l'ho vissuto, e continuo a viverlo ogni giorno, come un'avventura bellissima e piena di soddisfazioni; cosa importante è non voler bruciare i passi e non sforzare mai il piccolo a mangiare sempre tutto se non lo desidera e non insistere troppo se un ingrediente non lo apprezza.